L’auto elettrica piace a moltissime persone, ma pochissime la comprano. In Italia solo lo 0,4% delle auto nuove sono elettriche al 100%.
Infatti, da un’indagine (QUI) condotta dall’Osservatorio Auto Findomestic, con la collaborazione della società di ricerca e consulenza C-Ways e di Harris Interactive, è dimostrato che la diffusione dei veicoli elettrici non decolla, ma che potrebbe manifestarsi nei prossimi 5 anni.
Durante l’indagine, che ha visto coinvolti oltre 10.000 automobilisti di età compresa tra 18 e 65 anni e provenienti da 16 Paesi diversi, il 57% degli intervistati ha dichiarato che nei prossimi 5 anni è interessato all’acquisto di un’auto ibrida, mentre il restante 43% dichiara che comprerà un’auto elettrica. In Italia sono intenzionati più di 4 interpellati su 10.
L’analisi di Findomestic si concentra sui punti di forza e di debolezza dei veicoli elettrici
A livello mondiale il freno alla diffusione delle auto elettriche è il costo d’acquisto, ancora troppo alto. Gli automobilisti intervistati sono consapevoli del costo elevato di un veicolo elettrico e per questo non sono disponibili a fare uno sforzo extra per acquistare un’auto elettrica, a fronte della scarsità di incentivi. Gli unici Paesi in grado di offrire forme efficaci di incentivazione sono la Cina, che ha introdotto esenzioni fiscali comprese fra 5.100 e 8.700 dollari, e la Norvegia, la cui normativa prevede l’esenzione dall’imposta sull’acquisto e dall’IVA, uno sconto sull’acquisto dei veicoli ibridi ricaricabili e l’esenzione dalla tassa di circolazione, dai pedaggi e dalle spese di traghetto.
Dall’indagine emerge che gli automobilisti sono allettati dai ridotti costi di utilizzo e di manutenzione, e dalla fluidità della guida grazie all’accelerazione bruciante e all’assoluta silenziosità di marcia. Anche il carattere ecologico delle auto elettriche è un importante valore aggiunto per gli automobilisti intervistati.
I punti deboli delle auto elettriche sono legati alla capacità di ricarica e alla disponibilità di colonnine di ricarica. L’autonomia è un problema molto sentito, tanto da essere un fattore determinate alla decisione di non acquistare veicoli elettrici. A questo si aggiunge la scarsa diffusione di infrastrutture per permettere agli utenti una ricarica continua, veloce e diffusa sia domestica che pubblica.
Il futuro dell’auto elettrica è legato indubbiamente al calo dei prezzi di acquisto e alla diffusione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici. L’Italia è un paese che può trarre vantaggio da questo cambiamento perché vive di turismo e di turisti che dovranno caricare le loro auto elettriche.