Rotterdam, il più grande porto europeo e seconda città olandese, sta puntando alla sostenibilità attraverso giardini spugna, fattorie galleggianti, funghi e startup innovative per la sostenibilità.
La città olandese fa i conti con il presente, fatto di climate change, innalzamento dei mari e scarsità di risorse, puntando tutto sull’economia circolare e su progetti per la sostenibilità ambientale.
La fattoria galleggiante
A Rotterdam c’è un latte molto particolare, unico al mondo perchè munto dalle 40 mucche di una fattoria galleggiante ormeggiata nel porto della città. In questa fattoria si producono ben 800 litri al giorno di “Floating Farm Melk”, disponibile allo store nella fattoria o nei supermercati della città al prezzo di 1,50 euro al litro. L’economia circolare qui si applica sul processo di approvvigionamento dell’erba per le mucche, proveniente dal golf club locale e dai campi di allenamento del Feyenoord, la squadra di calcio di Rotterdam.
La fattoria galleggiante di Rotterdam è stata costruita in un solo anno al costo di 3 milioni di euro. Sul tetto della fattoria ci sono pannelli solari capaci di fornire il 40% dell’energia necessaria al mantenimento della struttura.
Il giardino spugna
I cambiamenti climatici ci stanno abituando alla veloce alternanza di condizioni meteo estreme. A Rotterdam hanno sviluppato e messo in pratica un’idea per combattere i periodi di siccità attraverso dei giardini spugna capaci di assorbire e trattenere acqua e rilasciarla quando necessario. Infatti, i parchi cittadini sono stati allestiti con un tipo di vegetazione adatta allo scopo combinata ad un innovativo sistema di stoccaggio idrico.
Funghi sostenibili
A Rotterdam si possono trovare anche funghi coltivati da fondi di caffè. L’azienda olandese RotterZwam riesce a raccogliere ogni mese 7 tonnellate di fondi di caffè, utili a far crescere 1 tonnellata di funghi. Inoltre, l’azienda ha un suo programma di formazione per imprenditori interessati a creare da zero una mushroom farm.
Porto green
Sulla strada verso la sostenibilità, ovviamente, c’è anche il porto di Rotterdam. Infatti, oltre alla riduzione di CO2, si punta molto alla “cattura e riutilizzo” della CO2 prodotta dai veicoli dell’area portuale. Inoltre sono previsti interventi per l’efficienza energetica delle infrastrutture esistenti e la sostruzione di nuove già eco-compatibili. Da questi interventi si stima la creazione di 7000 posti di lavoro nei prossimi 10 anni.
L’incubatore di startup
Blue City è un incubatore riservato a startup circolari. Qui, sono convinti che l’economia lineare non sia in grado di sostenere un pianeta, che fra trent’anni arriverà a 10 miliardi di persone, e che non può più esistere il concetto di produrre, consumare e smaltire, in un mondo sempre più povero di materie prime e pieno di rifiuti.