Il Partial Pgms è un progetto di ricerca con l’obiettivo di ridurre i costi e rendere più efficienti i filtri antiparticolato del futuro.
Un progetto che ha coinvolto 14 partner di 10 paesi differenti come il Centro di Ricerca Nazionale Greco Demokritos, l’Università francese di Lille, l’Università statunitense di Delaware e l’Università di Padova e Johnson Matthey Plc, è stato finanziato dalla Commissione Europea con oltre 4,5 milioni di euro all’interno del programma Horizon 2020.
La ricerca, durata 42 mesi, ha creato materiali innovativi per la catalisi che abbattono l’utilizzo di Pgm (metalli come rutenio, rodio, palladio, osmio, iridio e platino) e terre rare.
Ad oggi, i Twc sono il sistema più efficace per il trattamento dei gas di scarico dei veicoli a combustibile fossile, ma non riescono ad affrontare il problema delle emissioni di particolato (Pm). Inoltre richiedono anche maggior impiego di materie prime critiche (Crm), di terre rare (Ree) e metalli Pgm, per la loro produzione industriale.
La ricerca, invece, ha sviluppato nuovi materiali a basso contenuto di Pgm e Ree, che sono sostituiti da rame. Inoltre la ricerca di mostra che i nuovi materiali sono utilizzabili per realizzare un filtro ibrido antiparticolato che oltre a ridurre le emissioni inquinanti delle autovetture abbatte del 20% l’utilizzo di terre rare e di almeno il 35% quello dei Pgm.
Infine, la dimensione contenuta, ne consentirà la sistemazione in auto più piccole, ma ridurrà anche le emissioni di avviamento a freddo e i tempi di spegnimento.