Una sentenza storica: lo Stato olandese è stato condannato per violazione dei diritti umani perché non fa abbastanza per il clima. Infatti, la Corte Suprema, ha affermato che lo stato non ha fatto abbastanza per mitigare i cambiamenti climatici e obbligandola a ridurre le emissioni inquinanti. Per la prima volta è stato invocato lo stretto legame tra le azioni per il clima e i diritti umani.
Vi è ampio consenso nella comunità scientifica e internazionale sull’urgente necessità per i Paesi sviluppati di ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 25% entro la fine del 2020. Lo Stato olandese non ha spiegato perché una riduzione inferiore sarebbe giustificata e potrebbe comunque portare, in tempo, all’obiettivo finale accettato dallo Stato olandese
è solo una delle motivazioni della sentenza che trovi qui.
Un processo lunghissimo, iniziato nel 2015 dalla ONG Urgenda, passando per la prima vittoria del 2015 e il ricorso del 2018, fino a dicembre 2019 con la sentenza definitiva. Infatti, il tribunale dell’Aja aveva già stabilito, nel 2015, la riduzione delle emissioni del 25%, ma così non è stato ed ora lo Stato olandese non ha più scuse: deve ridurre immediatamente le emissioni inquinanti.
La sentenza ha ispirato altri Paesi a seguire la strada tracciata dalla ONG Urgenda, anche qui in Italia.